La Fametta parla quattro lingue. I padri betarramiti che hanno in gestione la parrocchia di San Gugliemo a Castellazzo di Bollate insieme al piccolo santuario hanno infatti realizzato un foglio illustrativo per la chiesa in italiano, inglese, francese e tedesco. L’idea nasce dalla constatazione che la chiesa – custode di alcune opere di pregevoli – negli ultimi anni sia diventata mèta di turisti. Padre Egidio Zoia che insieme al confratello Ennio Bianchi ha promosso l’iniziativa parla di un centinaio di stranieri che ogni week-end affollerebbero la chiesa, diventata tappa promossa dai tour operator che lavorano su Milano e dintorni. L’iniziativa è stata possibile grazie al lavoro di alcuni volontari madrelingua o esperti (tra cui alcuni ex insegnanti) che hanno tradotto il testo di presentazione nei vari idiomi. Nella spiegazione – oltre ai dettagli sulla storia e sull’architettura del santuario – c’è spazio anche per qualche riga sui padri betarramiti, che dal 1976 hanno in gestione la parrocchia di Castellazzo promuovendo da sempre iniziative in collaborazione con la società civile. L’anno prossimo, per esempio, i padri festeggeranno i 40 anni della loro presenza qui con un grande evento nella bellissima Villa Arconati, architettura rinomata e punta di diamante del patrimonio artistico della città.