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Ciao padre Egidio, appassionato parroco di Castellazzo

Poco più di un mese fa aveva festeggiato i 90 anni, circondato da parenti e amici (ma era presente anche il sindaco di Bollate) nella chiesetta di Castellazzo della quale si diceva ancora orgogliosissimo parroco. Padre Egidio Zoia se n’è andato nella notte tra il 30 e il 31 ottobre nell’ospedale di Saronno dove era stato ricoverato da un paio di giorni a causa di un improvviso ictus.

 

Così ora suona quanto mai come testamento spirituale il libretto che padre Egidio aveva compilato e diffuso proprio per il suo anniversario di novantenne, fascicolo intitolato «Pregare. Sto in silenzio davanti a Te e prego!». Nell’introduzione il religioso betharramita, nato a Cabiate il 16 settembre 1931 e sacerdote dal 1955, spiegava di aver voluto concretizzare una sua antica idea: «Mettere un sussidio sulla preghiera a disposizione di chiunque volesse approfittarne; non però una raccolta di preghiere e neanche un trattato sulla preghiera, ma semplicemente un insieme di riflessioni su come, quando, perché pregare: quasi come un riassunto della mia esistenza».

 

Ed è significativo che padre Zoia abbia voluto trovare nel raccoglimento e nella meditazione la cifra sintetica di un’esistenza in realtà sempre apostolicamente molto attiva, come testimonia la bella antologia fotografica raccolta nelle ultime pagine del volumetto medesimo. Dopo il noviziato a Balarin, in Francia, negli anni immediatamente successivi alla guerra e gli studi teologici ad Albiate, per un decennio padre Egidio era stato educatore nel nuovissimo seminario di Albavilla, dove era tornato nel 1969 dopo un paio di brevi parentesi a Lissone e Albiate. Quindi negli anni Settanta aveva assunto l’incarico di superiore della comunità a Monteporzio Catone (Roma) svolgendo ministero anche a Frascati, poi si era installato pressoché stabilmente a Castellazzo di Bollate: in un primo periodo tra 1977 e 1985, in seguito dal 1991 al 1998, infine dal 2000 a oggi.

 

Colpito da una patologia agli occhi che gli aveva precluso fortemente la capacità visiva, padre Zoia non si è però mai lasciato fermare da questa difficoltà: anzi sembrava talvolta “usare” tale disabilità per avvicinare tante persone che, mentre lo aiutavano nella lettura o nella scrittura o gli facevano da autisti, ne venivano ricambiati dalla sua profonda sapienza umana e cristiana. 

 

A tal proposito vanno ricordati il forte amore sempre dimostrato per la congregazione, anche attraverso studi e approfondimenti della spiritualità e della storia dell’istituto, di cui si interessava costantemente e che si prodigava a divulgare, nonché le energie a lungo profuse per la nascita di un gruppo di laici betharramiti italiani.

 

La salma di padre Egidio riposa presso la parrocchia di Castellazzo di Bollate (orari camera ardente: lunedì 1 novembre dalle 15.30 alle 19; martedì 2 novembre: dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 19).  Martedì 2 novembre alle ore 10 è organizzato un momento di preghiera, alle 17.30 la recita del S. Rosario e alle 20.30 una veglia di preghiera presieduta dal decano don Maurizio e da padre Piero Trameri.

 

I funerali si terranno mercoledì 3 novembre alle ore 11 nella parrocchia di Cabiate (Como).

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