Un evento che solo guardandolo in mondovisione, al di là dello schermo, dispiace non essere lì. Papa Francesco arriva sul palco davanti alla spianata di Blonia della città di Cracovia, dove sono riuniti 700mila giovani provenienti da tutto il mondo per la Giornata mondiale della gioventù, cui sta partecipando anche un manipolo di ragazzi della parrocchia betarramita Sacro Cuore di Montemurlo. Il pontefice ringrazia i giovani per la «calorosa accoglienza» e, dopo un omaggio doveroso al papa polacco Giovanni Paolo II “inventore” della Gmg, inizia un discorso alla mano che in diversi punti si interrompe per interpellare direttamente i ragazzi in un gigantesco dialogo. «I giovani vogliono cambiare? – chiede Francesco – Non si sente, ditelo, sì, i giovani possono cambiare!» e continua esaltando i ragazzi che «si oppongono ai quietisti, a quelli che non hanno voglia di cambiare», ai cosiddetti «giovani pensionati» che sono vecchi pur non avendo ancora un’età anagrafica avanzata. «La misericordia ha sempre il volto giovane. Perché un cuore misericordioso ha il coraggio di lasciare le comodità; sa andare incontro agli altri, riesce ad abbracciare tutti» spiega Francesco che conclude: «La Chiesa oggi vi guarda, il mondo oggi vi guarda e vuole imparare da voi».