A Ebou, un villaggio sul fiume Oubangui in Repubblica Centrafricana, padre Beniamino Gusmeroli sta costruendo una scuola. Questo villaggio – che fa parte della parrocchia betharramita Notre Dame de la Visitation a Bangui – dista appena 15 km dalla capitale ma è una comunità abbastanza isolata, per la maggior parte dell’anno collegata alla città soltanto tramite la via fluviale (leggi di più). Proprio per questo, centinaia di bambini del villaggio e dintorni rischiavano di non avere alcuna possibilità di istruzione, così i genitori insieme a padre Beniamino hanno pensato di costruire una scuola nuova. Grazie al sostegno dall’Italia del gruppo missionario Arcobaleno di Rovereto (Trento) che ha raccolto fondi, i lavori sono cominciati livellando il terreno e impastando i mattoni a mano, come d’abitudine in Africa. L’obiettivo era inaugurare la struttura all’inizio dell’anno scolastico 2022-23 ma purtroppo il cemento ha cominciato a scarseggiare e ad aumentare notevolmente di prezzo; poi le piogge torrenziali hanno fatto innalzare il livello del fiume, costringendo gli addetti ai lavori a immergersi per raccogliere la sabbia sott’acqua, per poi metterla sulla piroga, scaricarla a riva e infine portarla a spalla fino al cantiere. Proprio a causa del maltempo, da qualche settimana i lavori hanno dovuto interrompersi del tutto: le piogge – che di anno in anno si fanno più devastanti – hanno reso impraticabile il fiume e inondato i villaggi che stanno sulle sue rive, facendo crollare diverse case. Per concludere il progetto occorrerà dunque aspettare. Nel frattempo, nonostante gli imprevisti, le lezioni a Ebou sono iniziate, soprattutto grazie alla volontà dei maestri che si sono adattati ad allestire le classi nella chiesa del villaggio.