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A Pau aprono alloggi per donne vittime di violenza

Trasformare una casa religiosa in uno spazio aperto alla città e dedicato ai più fragili. È quello che succede nel convento betharramita di Pau, al centro di un progetto di riqualificazione resosi necessario da tempo per le nuove esigenze della congregazione in Francia. La maison Saint Michel fa parte delle tante strutture religiose stabilitesi nel XIX secolo in Avenue Trespoey a Pau: si tratta di un convento con un grande parco di circa un ettaro e mezzo. Da qualche tempo la congregazione, ridottasi nelle dimensioni, ha messo a punto un progetto di partnership con il Comune. La città acquisterà il parco per creare un giardino urbano aperto di giorno e chiuso la notte e una parte dell’edificio in cui realizzare alloggi per studenti a prezzo calmierato nel cuore della città ma anche alcuni rifugi per donne vittime di violenza domestica. Alla comunità rimane il resto degli edifici, la chiesa e la proprietà del parco; inoltre verrà realizzata una cripta, una sala espositiva su Santa Miriam e un parlatorio sotto la chiesa oltre a un appartamento per le suore del Carmelo Apostolico di Bangalore all’interno del medesimo contesto. Il progetto è stato presentato dal sindaco di Pau François Bayrou, appena rieletto per il secondo mandato, al consiglio comunale che l’ha votato all’unanimità. «Sarà – ha spiegato il primo cittadino – un’oasi di pace. È un progetto equilibrato che tiene insieme il bene della città, la solidarietà e la preservazione: i padri di Bétharram avrebbero potuto fare investimenti immobiliari forse più fruttuosi economicamente ma sicuramente meno interessanti per l’intera città».

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