«L’Aids non è sparito». A lanciare l’allarme è Marco Mascheroni, storico operatore di Villa del Pino, la casa-famiglia per persone in Aids fondata nel 1992 dai padri betharramiti a Monte Porzio Catone e che attualmente ospita otto ragazzi. Sabato 2 dicembre, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids che si celebra il primo giorno dell’ultimo mese dell’anno, Mascheroni è tornato nella natale Cairate (Varese), negli spazi dell’oratorio San Luigi, per la tradizionale cena di raccolta fondi a sostegno dell’associazione Il Mosaico e un incontro di sensibilizzazione sulla sieropositività, cui hanno partecipato oltre 100 persone tra adulti, coppie giovani e adolescenti. «Negli anni Novanta – ha spiegato loro il cairatese – la maggior parte dei casi era legata alla tossicodipendenza, ora invece il contagio da Hiv avviene più spesso attraverso i rapporti eterosessuali. I giovani oggi non sono informati ma l’Aids esiste ancora; per questo serve sensibilizzare e far sapere che – se ci si scopre sieropositivi facendo il test – i farmaci attuali consentono di condurre una vita dignitosa».