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Lissone: la comunità pastorale accoglie i profughi

Il papa chiama e Lissone risponde. Dopo l’appello alle parrocchie lanciato qualche mese fa dal pontefice (ma anche dall’arcivescovo di Milano Angelo Scola) di ospitare alcuni profughi per fronteggiare insieme alla società civile la crisi  dei migranti, la comunità pastorale di Lissone si è rimboccata le maniche. Ed ecco che – dopo essersi consultato con il consiglio pastorale unitario che comprende anche i rappresentanti religiosi e laici della parrocchia betarramita sacro Cuore – il prevosto don Tiziano Vimercati ha deciso di aprire le porte a un gruppo di richiedenti asilo. Alcuni profughi potrebbero presto abitare alcuni locali dell’ex oratorio San Luigi, chiuso da qualche tempo per inagibilità. Certo, la struttura dovrebbe prima essere riqualificata (compito che sarebbe affidato a una cooperativa sociale) ma il parroco conferma la sua intenzione sul foglio settimanale, aggiungendo “Stiamo valutando la possibilità di accogliere un piccolo gruppo presso la ex segreteria dell’oratorio e anche la comunità cristiana sarà chiamata a esprimere l’accoglienza attraverso l’azione di volontariato“.

 

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