Oltre a firmare i voti in pagella, alla fine della scuola la preside della scuola primaria di Monte Porzio Catone ha fatto pure un bilancio delle iniziative di integrazione del proprio istituto. Nelle classi di asilo ed elementari infatti sono stati inseriti tre bambini siriani, arrivati in Italia insieme ai genitori (la storia del papà l’abbiamo raccontata qui) e ospitati in una casetta messa a disposizione dall’opera betharramita di Villa del Pino. Alla comunità Sant’Egidio – in prima linea per l’accoglienza dei rifugiati attraverso l’esperienza dei corridoi umanitari – la preside ha spiegato che A., 11 anni, è bravo in matematica mentre al fratello tredicenne piace piuttosto correre e partecipare alle gare di atletica. In generale la città di Monte Porzio si è rivelata un ottimo ricovero per questa famiglia, oggi in cammino per diventare autonoma: la campagna dei castelli romani ricorda infatti quella del villaggio di Al-Qaryatayn, nel deserto di Homs, distrutto nel 2015 dalle milizie dello Stato islamico.