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Padre Tiziano «segnato» dal Centrafrica parla a Lissone

Vittore Buzzi Fotografo

Porta a casa i segni dell’Africa padre Tiziano Pozzi, missionario e medico in Repubblica Centrafricana rientrato in Italia per festeggiare i venticinque anni di ordinazione recando sulla testa una cicatrice di un colpo di machete assestatogli quest’estate da una persona in cerca di denaro. La notizia – per fortuna non troppo dolorosa visto che l’arma non è stata adoperata di taglio – s’apprende dal giornale locale “Il Cittadino” che segnala tra l’altro la festa per il missionario prevista nella parrocchia Sacro Cuore per domenica 26 novembre (in programma messa solenne alle ore 11 e a seguire pranzo comunitario, prenotazioni entro giovedì 23). Un’occasione familiare per raccontare agli amici le novità sulle opere realizzate dai betharramiti in Repubblica Centrafricana, uno dei Paesi più poveri del mondo dal 2013 in preda a una guerra civile che non accenna a rientrare, la cui situazione politico-sociale verrà però approfondita da padre Tiziano nell’incontro pubblico «25 anni nel cuore dell’Africa» proposto per giovedì 30 novembre (ore 21) nella sala polifunzionale della biblioteca di Lissone dal gruppo missionario della parrocchia Sacro Cuore, la comunità pastorale S. Teresa Benedetta della Croce, il centro di comunicazione Betagorà e l’associazione missionaria AMICI Betharram Onlus che sostiene i progetti dei missionari in quelle terre in campo educativo, sociale e sanitario.

 

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