Nel 2018 giovani italiani, francesi e ivoriani partiranno per Katiola, in Costa d’Avorio, dove aiuteranno a ristrutturare l’infermeria del Collegio “Saint Jean-Marie Vianney”, importante punto di riferimento sanitario della zona visto che l’ospedale più vicino è a circa 70 km. Si tratta di rimettere in sesto una struttura e i suoi spazi esterni che per 20 anni non sono stati curata e che ora serviranno come scuola per i ragazzi del luogo. Naturalmente servono diversi materiali: per dare una mano e sostenere questo progetto si può fare una donazione al CONTO CORRENTE POSTALE 1016329805 intestato a AMICI Betharram O.N.L.U.S. scrivendo come causale «Progetto Katiola 2018». La ricevuta del versamento ha le caratteristiche di documento fiscale.
Tra i lavori che i ragazzi seguiranno ci sono:
- tinteggiatura degli ambienti
- sistemazione e riordino interni del collegio
- installazione di una cucina
- acquisto materiale necessario per il ripristino dei locali
La città
Katiola, situata nel distretto della Valle del Bandama, è il capoluogo della regione di Hambole e dista circa 400 km da Abidjan. Il collegio “Sain Jean-Marie Vianney” era stato edificato nel 1936 come seminario minore, con il nome di“Petit Séminaire Saint Jean”. Divenuto poi scuola superiore secondaria, aveva chiuso definitivamente i suoi battenti nel 1999. Negli ultimi anni Monsignor Ignace Bessi Dogbo, vescovo della Diocesi di Katiola, andava maturando l’dea di una riapertura della struttura per rispondere ai bisogni educativi dei ragazzi dei villaggi della zona, che per studiare dovevano percorrere a pieni molti chilometri per raggiungere le scuole nella città. Così, il 18 aprile 2017 ha deciso di affidare la scuola ai padri di Betharram. Il Collegio ha accolto i suoi primi studenti, maschi e femmine, all’inizio del nuovo anno scolastico, nel settembre 2017: si tratta di una nuova missione della Congregazione a servizio della formazione dei giovani che nella struttura possono alloggiare oltre che studiare.
Il progetto
Gli obiettivi del “Progetto Katiola 2018” sono:
- Osare l’incontro e la conoscenza tra giovani africani ed europei;
- Agire solidale per la sistemazione del Collegio;
- Vivere la propria fede intorno al carisma di San Michele Garicoits.
Obiettivo principale è quello sia di “dare” che di “ricevere“, mettendo in pratica ciò che il Papa ha suggerito ai giovani nel messaggio per la Giornata della gioventù 2017 : “non essere giovani da divano” ma osare l’incontro tra persone di altre culture, vivere lo stesso spirito, condividere momenti di vita. Sarà così possibile per i giovani partecipanti al campo, anche condividere la vita e la gioia dei loro coetanei ivoriani e delle comunità betharramite che svolgono la loro missione in quella terra d’Africa.