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Repubblica Centrafricana: al via il “processo storico”

Alcuni lo hanno già definito un processo storico per il Paese, altri invece aspettano di vedere i fatti. In Repubblica Centrafricana lunedì 25 aprile è cominciato il processo penale contro tre membri del gruppo ribelle 3R, impegnato nella guerra civile, che sono stati accusati del massacro nel maggio 2019 di 46 civili in due villaggi vicino alla città nord-occidentale di Paoua. Il processo si tiene di fronte alla Corte penale speciale di Bangui, un tribunale creato nel 2015 per perseguire i crimini di guerra e contro l’umanità perpetrati nel Paese negli ultimi decenni. Questo ente è composto da 11 giudici internazionali e 10 nazionali, che lavorano insieme alla Corte penale internazionale delle Nazioni Unite con un mandato di 5 anni, rinnovabile una sola volta, perché la speranza è che il tribunale sia progressivamente  integrato nel sistema giudiziario nazionale. Per anni la Corte speciale ha avuto problemi a trovare personale e luoghi dove lavorare e finora non era riuscita a ingranare. Ora però le cose potrebbero cambiare. «Questa giornata – ha dichiarato lunedì il portavoce della Corte Penale speciale –  ha guadagnato un posto nella storia della giustizia e della lotta contro l’impunità nella Repubblica Centrafricana. Questo primo processo ci dà speranza e fiducia per tutte le vittime di crimini che sono rimasti impuniti da tempo».

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