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Ricompare la prima edicola sacra di Bétharram

I lavori per il restauro del Calvario di Bétharram, in corso ormai da vari anni, hanno comportato anche il disboscamento e la ripulitura delle rive del Gave, il fiume che passa proprio accanto al santuario pirenaico. È ricomparsa così l’antica edicola sacra che probabilmente fu all’origine della devozione per la Vergine di Bétharram.

Il piccolo edificio in pietra, con una nicchia in cui era posto il simulacro della Madonna, sorge sulla riva opposta del fiume rispetto all’attuale cappella, presumibilmente dove si trovava il primitivo ponte in legno che univa le località di Lestelle e Montaut e che era percorso sia dai pastori che portavano le greggi in transumanza verso i pascoli dei Pirenei, sia dai pellegrini che sceglievano questo cammino per recarsi a Santiago di Compostela. Quel precario passaggio fu poi sostituito nel 1687 dal caratteristico ponte in pietra che tuttora costituisce uno dei punti più fotografati di Bétharram.

Era d’altronde uso, per tutto il Medioevo e anche oltre e non solo in Francia, collocare un’edicola votiva in testa ai ponti, che spesso costituivano punti di pericolo, come tutela e protezione del viaggiatore. Nello specifico a Pau, ad appena una trentina di chilometri da Bétharram, è riconosciuta un’antica devozione a Maria «in capo al ponte». La tradizione venne poi tradotta in una leggenda (anche questa ricorrente in numerosi casi di località mariane) per giustificare il fatto che il santuario vero e proprio fu invece costruito sulla riva opposta rispetto all’edicola originaria: sarebbe stata cioè la statua stessa, trovata da alcuni pastorelli, a spostarsi miracolosamente e ripetutamente nel luogo dove ora si trova la chiesa madre dei betharramiti.

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