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«Risorgete a nuova vita: il mio augurio da Niem»

Carissimi,
vi scrivo all’alba del Giovedì Santo, anzi un po’ prima. Da quando facevo i compiti alle elementari le prime ore del mattino sono quelle che prediligo.
Da diversi anni, a pochi chilometri da Niem, è attiva una miniera d’oro. Fino a poco tempo fa questa era sfruttata dalla popolazione locale in modo del tutto artigianale. Recentemente però è arrivata una compagnia mineraria cinese (ormai sono ovunque in Centrafrica) che dopo aver studiato il terreno ha deciso che vale la pena investire in questa miniera. Hanno addirittura rimesto a posto le nostre piste per quasi 100 km. Siccome però la nostra regione non è del tutto tranquilla, come agenti della sicurezza i cinesi hanno chiesto l’aiuto del gruppo Wagner, anche loro ormai con parecchi interessi minerari in vari Paesi africani e di cui sicuramente avete già sentito parlare a causa della guerra in Ucraina. Per la verità i rapporti tra i cinesi e i Wagner sono più complessi di quello che sembrano. I Wagner deciso di installare la propria base qui a Niem e circa una settimana fa questa è stata attaccata da un gruppo armato sicuramente interessato alla miniera e al controllo del territorio. Come spesso accade in queste situazioni il prezzo più alto è stato pagato dalla popolazione civile.
Ho visto l’effetto devastante che possono avere le schegge di una sola granata ed il mio pensiero è andato subito all’Ucraina ma anche a diversi Stati africani, e non solo, che vivono in mezzo a guerre più o meno dichiarate e di cui non parla quasi nessuno.
Siamo nella Settimana Santa. In questi giorni leggiamo i Vangeli della passione di Gesù, che nel Vangelo secondo S. Luca, sulla croce si rivolge al Padre con queste parole: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello fanno”. Certo, questi “loro” sono i cattivi, quelli che non hanno alcun rispetto per la vita altrui, quelli che non hanno alcun interesse per far si che il mondo viva in pace…. Ma poi, pensandoci un attimo, in questi “loro” ci sono anch’io con i miei peccati, i miei errori, le delusioni che posso aver provocato con le mie parole o con il mio comportamento.
Credo davvero che ciascuno di noi si debba fermare ai piedi della croce di Gesù. Fermarsi davanti al Crocifisso come Maria, in silenzio, senza “se” e senza “ma”, con le nostre povertà ma anche con le nostre ricchezze. Tutti ne abbiamo. Tutti noi abbiamo bisogno del perdono del Signore.
Poi, a Pasqua, Gesù risorge. C’è un bellissimo canto pasquale, di Johann Sebastian Bach, che inizia con queste parole: “Risorgete a nuova vita”.
Sì, col Signore Risorto si può sempre ricominciare…
Buona e Santa Pasqua a voi ed ai vostri cari,
Con l’amicizia e l’affetto di sempre,

padre Tiziano Pozzi

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