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Villa del Pino: il Centro nella stalla che guarda al sociale

Dalle stelle alle… stalle: l’associazione Il Mosaico, insieme ai padri di Bétharram, proprietari di Villa del Pino, dimora storica e oggi casa famiglia per persone in Aids, sta studiando un progetto  di ristrutturazione anche dell’antico fienile di Monte Porzio Catone per realizzare un centro polivalente. L’idea, venuta ai membri del Mosaico all’ultima assemblea di maggio che doveva definire la destinazione dei fondi a varie iniziative, prevede la nascita di un polo multi funzione al servizio degli ospiti della casa famiglia e non solo. Oltre a garantire un’occupazione agli ospiti della casa famiglia tramite attività di laboratorio, infatti, il centro potrebbe diventare la sede di una scuola di lingua italiana e di formazione culturale, sociale e sanitaria per i rifugiati richiedenti asilo politico che da quest’anno sono stati accolti da Villa del Pino. Tra le proposte messe sul tavolo, però, ce ne sono una serie che dimostrano una apertura nei confronti della città come previsto dallo statuto dell’associazione: ecco dunque incontri e serate sul tema della prevenzione dell’Aids, collaborazioni con parrocchie della diocesi e gruppi giovanili, spazio di riunione per iniziative con valore civile da mettere al servizio di tutta la cittadinanza. «Ad oggi – ha spiegato padre Mario Longoni – siamo alla fase della verifica delle condizioni oggettive di fattibilità dei lavori, dello studio tecnico e del calcolo del costo effettivo che andrebbe in parte coperto da quanto raccolto con il 5×1000 generosamente destinato al Mosaico dai suoi sostenitori».

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La proposta

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