Quattrocento anni non si compiono tutti i giorni e per questo il nuovo numero della rivista “Presenza betharramita”, che come di consueto potete scaricare e leggere anche in pdf, approfitta dell’occasione e dedica il suo approfondimento al Calvario di Bétharram. La costruzione delle stazioni della Via Crucis, che ancora oggi appaiono sul monte accanto al santuario mariano che ha dato il nome alla congregazione fondata da san Michele Garicoits, è cominciata proprio nel 1623. Il 14 aprile di quell’anno – raccontano le cronache dell’epoca riprese dal dossier – era venerdì santo e il superiore dei cappellani di Bétharram padre Hubert Charpentier inaugurava tre grandi croci sulla collina che sovrasta il santuario mariano nei Pirenei francesi. Era l’inizio di un grande progetto architettonico che, a fasi alterne e con varie vicissitudini, portò alla conclusione delle 15 cappelle nel settembre 1873, esattamente 150 anni fa. Il dossier di Presenza è una bella occasione per scoprire le origini della tradizione cui il Calvario – che oggi è parte del Patrimonio artistico nazionale francese – si ispira, i fatti miracolosi che diedero il la all’iniziativa, l’importante ruolo della Via Crucis pirenaica tra le destinazioni di pellegrinaggio ma anche per visitare virtualmente il sito attraverso le immagini e una descrizione puntuale di ciascuna cappella e infine conoscere lo stato dei lavori di restauro che negli ultimi anni a poco a poco stanno riportando le stazioni all’antico splendore.