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I betharramiti di Albiate tra le «comunità della salute»

Una rete per aiutare le persone più fragili e garantire a tutti il diritto alla salute. Sono questi i principi su cui si fonda il progetto «Le comunità della salute: curiamoci di noi»  che – grazie ai finanziamenti dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali insieme alla Regione Lombardia – è stato avviato in alcuni comuni della Brianza. L’obiettivo dell’iniziativa – presentata settimana scorsa alla cittadinanza – è trovare spazi sul territorio di Albiate, Macherio, Sovico e Triuggio per aprire centri sanitari dove professionisti possano visitare gratuitamente chi, per vari motivi, ha difficoltà ad accedere alle prestazioni del servizio sanitario nazionale. Tra i luoghi individuati come possibili «comunità della salute», c’è anche la casa betharramita di Albiate che – insieme alla sala civica della Biblioteca di Macherio – ospiterà uno dei due gruppi di sostegno per familiari di persone con disagio psichico. A partire dal 16 febbraio, per due sabati al mese, una psicologa psicoterapeuta coordinerà il gruppo ma in futuro il progetto potrebbe diventare un’occasione più ampia di sensibilizzazione sul tema. L’iniziativa, promossa dal dottor Filippo Viganò presidente del Centro di Servizio per il Volontariato Monza Lecco Sondrio, è stata messa a punto insieme ai padri betharramiti e al superiore di comunità padre Francesco Radaelli e si inserisce nella politica di apertura che la casa betharramita di Albiate sta perseguendo da qualche tempo.

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