C’è anche una parrocchia betharramita nell’elenco di chiese italiane che dallo scorso giugno fino all’Avvento ospiteranno una statua di Maria sopravvissuta alle devastazioni dell’Isis. Si tratta della Vergine incoronata di Batnaya, una cittadina della Piana di Ninive, nel nord dell’Iraq, che – fino al momento dell’attacco del luglio 2014 da parte del sedicente Stato Islamico – era abitata da circa 5mila persone, la maggior parte delle quali cristiane. Come la popolazione, anche il simulacro ha subito la furia dell’attacco e della statua mariana in vetroresina alta poco più di un metro sono sopravvissuti solo dei pezzi. A raccoglierne i cocci è stato un artigiano di Giussano (Monza e Brianza) che – d’accordo con la Fondazione “Aiuto alla Chiesa che soffre” che assiste i cristiani perseguitati – ha riparato la Vergine, lasciando però volutamente ben visibili i segni della profanazione subita dalla statua. La Madonna ricostruita di Batnaya ha così cominciato un pellegrinaggio per le parrocchie d’Italia e oggi pomeriggio farà sosta nella chiesa di San Francesco a Pistoia, affidata proprio alla congregazione del Sacro Cuore. Qui la Vergine si fermerà fino a domani mezzogiorno (alla sua presenza la comunità prega il Rosario stasera alle ore 18 e domani celebra la messa delle 8.30); poi verrà trasferita nella chiesa di San Biagio dove resterà esposta fino al 6 settembre. Le offerte raccolte in questi giorni saranno destinate alla Fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre che le userà per ricostruire un asilo a Batnaya, gestito dalle suore di Santa Caterina e completamente distrutto dall’Isis.