Era l’uomo della speranza, padre Giuseppe Lietti, deceduto improvvisamente ieri mattina nella comunità di Albavilla dove risiedeva da oltre 30 anni. Per lui il messaggio cristiano e la Chiesa stessa dovevano essere sempre proiettati verso il cambiamento, la novità, la profezia dei suoi amatissimi modelli: don Lorenzo Milani, padre Ernesto Balducci, il poeta David Maria Turoldo.
Padre Lietti era nato il 17 dicembre 1939 a Rho, città da cui sono sorte numerose vocazioni betharramite, e aveva seguito l’iter canonico verso il sacerdozio: prima il seminario a Colico, quindi il noviziato a Monteporzio Catone a metà degli anni Cinquanta, poi gli studi filosofici e teologici ad Albiate; era stato ordinato prete il 23 maggio 1964 a Milano. Subito dopo, mentre frequentava la facoltà di lingue all’Università cattolica per essere destinato all’insegnamento, faceva una breve esperienza pastorale a Lissone – esperienza di parrocchia che avrebbe ripetuto un paio di decenni più tardi e sempre per breve periodo a Ponte a Elsa, in Toscana.
Ma la vera vocazione di padre Lietti era quella dei giovani, incontrati attraverso l’insegnamento di religione nelle scuole, l’animazione di corsi di preparazione al matrimonio, l’organizzazione di conferenze culturali e amatissimi cineforum. In Brianza arrivò a seguire ben 15 gruppi di ragazzi con i quali, d’estate, organizzava campi di lavoro nei quali si alternavano attività pratiche e dibattiti su temi politici, sociali e religiosi. Formatosi nel clima del Concilio Vaticano II del quale teneva come riferimento le aperture e profondamente toccato dall’esperienza del Sessantotto nei suoi valori migliori, il religioso per tutta la vita ha promosso la cultura del dibattito e della partecipazione di gruppo, mantenendosi costantemente aggiornato sui linguaggi più moderni e soprattutto quello del cinema: era sempre informatissimo sulle novità, ritagliando le recensioni dai giornali per prepararsi alle rassegne che da Albavilla veniva chiamato a moderare in tutto l’Erbese. Padre Lietti era portato alla predicazioni e girava le parrocchie della Brianza per tenere tridui ed esercizi spirituali.
Aveva poi il culto dei testimoni, dei «profeti»: quelli sopra riportati, ma anche molti altri (teologi, moralisti, esperti di spiritualità, uomini di cultura) che nel corso degli anni egli riuscì a chiamare soprattutto durante la sua permanenza nella casa betharramita di Albiate come prestigiosi relatori di conferenze molto partecipate. E proprio attraverso queste attività padre Lietti aveva creato un gruppo di amici fedelissimi che lo ha seguito sino alla fine, in periodici incontri di discussione e di preghiera.
Le esequie di padre Lietti saranno celebrate venerdì 17 settembre alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Albavilla.