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Dall’Argentina all’Adda: padre Monzani torna alle origini

Dall’Argentina a Calusco d’Adda: è questo l’itinerario «all’indietro» che ha percorso il missionario betarramita padre Giancarlo Monzani, rientrato da Buenos Aires in Italia per un periodo di riposo. Il sacerdote, nato nel 1945 a Colnago, ha speso un paio di giorni per visitare il santuario della Madonna della Rocchetta, situato proprio a pochi chilometri dal paese natio, sul confine di Calusco d’Adda. A guidare padre Monzani nella visita della chiesa e sulle rive del fiume lombardo è stato Fiorenzo Mandelli, custode del santuario (diventato tappa di un pellegrinaggio tutto brianzolo noto col nome di «cammino di Sant’Agostino»). Il padre non aveva mai visitato da vicino tanti luoghi della zona, mentre in altri casi i quarantadue anni trascorsi in Argentina ne avevano affievolito il ricordo. Ecco perché, oltre alle bellezze naturali del paesaggio e al naviglio di Paderno, il tour guidato è passato anche dalle ex centrali idroelettriche Edison. Nel santuario il missionario ha lasciato un breve scritto: «Oasi di pace, tesoro storico, ricchezza di fede. Mi invade il profumo della vegetazione e il canto degli uccelli. Grazie, Signore, per il dono che mi hai fatto. Grazie Fiorenzo, grazie per l’amore che qui si sente. Porterò il ricordo della Rocchetta nella mia casa di Buenos Aires. Un abbraccio a questo luogo meraviglioso». Anche il custode ha raccontato a un giornale locale: «Durante la visita il sacerdote ha scattato moltissime fotografie. Sono convinto che negli scatti padre Giancarlo abbia voluto portare con sé, in Argentina, una parte di questo territorio che rappresenta la sua infanzia. Una cosa bellissima: anche nel lontano paese sudamericano conosceranno questo santuario e il nostro bellissimo fiume Adda».

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