Padre Ernesto Colli condivide i suoi pensieri intorno a un evento curioso che ha fatto irruzione nelle attività quotidiane della parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Lissone
Ha una sigla misteriosa la nostra fotocopiatrice: KM-5530. E ora è giunta al capolinea. Imponente, misteriosa, silenziosa… Da parecchi anni occupava il suo posto tra le aule di catechismo, piena di polvere, fuori servizio. Eppure, nelle intenzioni del costruttore aveva una nobile missione: «Il modo in cui lavoriamo con te è personale e mano nella mano, da uomo a uomo. La nostra filosofia e i nostri valori ci aiutano a lottare per vivere nel modo giusto e ad agire in modo responsabile, cambiando le cose in meglio e rispettando le persone e il nostro prezioso ambiente». Così era scritto nel libretto di manutenzione della fotocopiatrice. Ha raggiunto il suo ambizioso programma? Ce lo auguriamo! Senza dubbio quando è stata installata è stata d’aiuto nell’impegno di trasmetterete valori cristiani ai giovani di allora, ma ora è giunto il triste momento dell’addio. Non è stato facile avviarla alla discarica. Una cosa è certa: lo sforzo del gruppo di giovani impegnati a trasferire KM-5530 verso la discarica ha raggiunto uno scopo: hanno lottato per vivere nel modo giusto e imparato ad agire in modo responsabile, cambiando le cose in meglio e rispettando le persone e il nostro ambiente. Anche le fotocopiatrici hanno la loro filosofia! Mentre la MK-5530 si avvia verso la tappa finale del suo cammino di servizio, auspichiamo che sia sostituita presto da un’altra fotocopiatrice con una filosofia più semplice, ma un servizio tanto umile quanto efficace nel diffondere i valori dell’educazione alla vita cristiana.