Un «contratto» firmato alla presenza del vescovo da sacerdoti e laici rappresentanti delle 12 comunità della «Nuova Parrocchia» – come in diocesi di Parma dal 2012 vengono chiamate le Unità Pastorali – che da ieri sera sono affidate ai padri betarramiti Angelo Riva, Angelo Bianchi, Gianluca Limonta e Aldo Nespoli. Inizia così, con la lettura ufficiale e la sottoscrizione del decreto vescovile del 17 settembre 2016, l’avventura della comunità di Langhirano: come una forma di «collaborazione e vero sostegno» tra le parti che non può che far ben sperare preti, fedeli e osservatori. La celebrazione che ha dato il via alla nuova «fondazione» betarramita – che di fatto vede trasferita la comunità residente nella parrocchia Sant’Andrea in Antognano a Parma, circa 20 chilometri da qui, per sopperire a un’improvvisa mancanza di organico nella vicina Langhirano – comincia prima del tramonto ed è ben partecipata sia da giovani sia da adulti. La parrocchia infatti si presenza come una «realtà operosa, inclusiva e propositiva», con gruppi di laici organizzati, parte attiva nelle attività pastorali e che ora dovrà dialogare con i padri del Sacro Cuore. Proprio «per ringraziare per il servizio reso da questi padri ad Antognano ed ora qui, insieme alle Figlie della Croce» il vescovo Enrico Solmi ha fatto recentemente una visita al santuario di Bétharram. «Abbiate molta pazienza nei nostri riguardi – conclude il nuovo parrocco Angelo Riva – soprattutto all’inizio. Abbiamo bisogno di conoscere questa realtà e le sue dinamiche, ma pian piano vi spiegheremo chi siamo e creeremo un buon rapporto insieme».