Il 15 aprile, con il montaggio del ponteggio, sono ufficialmente iniziati i lavori di restauro conservativo della Chiesa San Guglielmo di Castellazzo, del campanile e della casa parrocchiale. Il progetto di restauro – denominato all’Ombra del Campanile e supportato dall’Associazione Vivere Castellazzo – prende avvio dopo circa tre anni di pratiche amministrative preliminari: l’iniziativa fu infatti lanciata da padre Egidio Zoia nell’ottobre 2021, poche settimane prima della sua morte, e ora dovrà essere portata a termine dal confratello e attuale parroco padre Tarcisio Giacomelli, che si avvarrà del supporto dei volontari che gravitano numerosi intorno alla comunità betharramita di Castellazzo. Il cantiere è in parte finanziato dalla Conferenza episcopale italiana e in parte, grazie alla dedizione del gruppo di lavoro appositamente costituito, può contare sui contribuiti per attrezzature e servizi religiosi assegnati dall’amministrazione comunale. Anche la Fondazione Augusto Rancilio, proprietaria della Villa Arconati, che è illustre vicina di casa della parrocchia di Castellazzo, ha contribuito alla stesura del progetto e messo gratuitamente a disposizione i ponteggi; mentre stanno sostenendo il progetto con donazioni Coop Lombardia, Lions Club Groane e numerosi parrocchiani e fedeli. I lavori dovrebbero protrarsi per 14 mesi con l’obiettivo di portare all’antico splendore questa chiesa che gli storici documentano come voluta dall’Arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo e risalente, nella sua attuale architettura, al 1573. In questo modo la chiesa – che, grazie alla presenza della comunità betharramita, è diventata un punto di riferimento per incontri culturali e spirituali – potrà essere apprezzata anche per il suo valore storico-artistico, nel pregevole contesto dell’antico Borgo e della annessa Villa Arconati, in buona parte già splendidamente restaurata.