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L’Italia saluta la casa rossa

Il Vicariato d’Italia saluta la sua «casa rossa», la cantoniera di Teggiate posta a 1.650 metri di altezza in Valle Spluga (Sondrio) che per oltre due decenni è stata la residenza di vacanza per decine di seminaristi, nonché luogo per campi-scuola e ferie di famiglie e parrocchie. Infatti, dopo un’esperienza di affitto a gestori che ne hanno fatto un ostello-bar per i turisti in transito lungo la statale 36 da Chiavenna alla Svizzera e un successivo decennio di abbandono, recentemente l’immobile è stato venduto ad acquirenti che progettano di riportarla allo stato originale e infine riaprirla a servizio pubblico di ristoro. La casa di Teggiate è un pezzo di storia per il braccio italiano della congregazione: pare che sia stata acquisita per poche lire a un’asta pubblica negli anni Settanta da padre Carlo Antonini; poi sistemata in modo artigianale da padri e seminaristi di Albavilla coordinati dagli infaticabili fratel Giuseppe Pozzi e padre Celeste Perlini per trasformare in casa vacanze una delle primissime case cantoniere, erette per il cambio dei cavalli del servizio di diligenza (oppure – in inverno – di slitta…) che garantiva il trasporto e consegna della posta oltralpe.

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