Due betharramiti italiani scomparsi nello stesso giorno. È un ben triste primato quello del 17 luglio: dopo padre Carlo Ruti, deceduto a Genzano presso Roma, nell’hospice della Clinica Zucchi a Carate Brianza (dove negli ultimi anni aveva svolto le funzioni di cappellano) è morto anche padre Franco Cesana, 87 anni.
Padre Franco era nato proprio a Carate, il 3 aprile 1934, e fin da bambino aveva desiderato fare il prete; per questo era entrato subito dopo la guerra nel seminario diocesano ma, come raccontava sorridendo con la sua voce cristallina, intorno ai 19 anni per problemi di salute aveva dovuto prendersi una pausa. Poi il cardinale Schuster, incontrandolo durante una visita pastorale, l’aveva quasi rimbrottato: «Perché non sei in seminario?». E allora lui aveva bussato alla porta dei preti del Sacro Cuore che da non molto avevano aperto una casa a due passi da lì, ad Albiate.
Franco era dunque diventato prete nel 1963 e subito era stato inviato nella nuova parrocchia di Lissone, fondata da padre Giuseppe Airoldi. Lì si era ambientato benissimo, grazie al suo carattere gioviale, sempre sereno e fondamentalmente buono; insieme a padre Angelo Pajno aveva formato una squadra efficientissima nel lanciare le iniziative della comunità nascente: padre Angelo curava la corale e la liturgia, lui si occupava dei bambini e soprattutto della gioventù femminile. Mitici ancora oggi nel ricordo di tante «ragazze» di allora le feste di sant’Agnese, il cinema (un’esclusiva totale di padre Franco!) con l’annesso giro delle leccornie da comprare al bar parrocchiale, le gite… Il tratto fine dei lineamenti e un’innata delicatezza di modi hanno probabilmente aiutato padre Cesana in questo bell’apostolato.
Poi era arrivata la stagione per assumere in prima persona impegni pastorali in parrocchia, come in fondo era sempre stato nella sua natura di pastore “diocesano”: proprio a lui nel 1978 viene chiesto di fondare la prima parrocchia betharramita fuori dalla Lombardia, a Ponte a Elsa e Brusciana presso Empoli (Firenze, diocesi di San Miniato). Anche qui padre Franco si inserisce perfettamente grazie alla cordialità della popolazione locale e per 12 anni vive in piena maturità la funzione di parroco. Nel 1990 torna a Nord, e precisamente alla Caravina come rettore del santuario mariano affidato ai betharramiti sul lago di Lugano. Un’altra dozzina d’anni e poi il rientro ad Albiate, dove senza mai mattersi «in pensione» ha continuato in modo fedelissimo e praticamente fino agli ultimi mesi il suo prezioso apostolato di predicatore e confessore, oltre alla cappellania nella clinica in cui si è spento. I funerali si terranno martedì 20 luglio alle ore 15.30 nella chiesa prepositurale di Carate Brianza e saranno preceduti alle ore 15 dalla recita del Santo Rosario.