Dalla strada affollata di Via del Corso, le telecamere di “La Capitale Tv” sono arrivate fino a Piazza del Popolo dove si affaccia la chiesa di Santa Maria dei Miracoli, affidata ai padri betharramiti, e qui si sono fermate per una chiacchierata sul significato della Pasqua con il rettore padre Ercole Ceriani. «Da 20 secoli – ha spiegato il betharramita durante l’intervista andata in onda lunedì sera e ora disponibile qui – il significato della Pasqua è sempre lo stesso. “Se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra fede” diceva San Paolo nel I secolo e questo vale anche oggi. Se la Resurrezione non fosse avvenuta, infatti, non esisterebbero neanche le chiese e non esisterebbe la nostra fede, perché tutta la sua vicenda umana senza la sua resurrezione non avrebbe motivo di essere raccontata». Alla Pasqua si arriva attraverso la Quaresima, iniziata da pochi giorni: «Oggi – continua padre Ercole – ci sarebbe bisogno di un digiuno di parole. Si dicono tante parole a vanvera, che non hanno valore, creano divisione o non danno speranza. Dovremmo imparare a parlare poco e bene. Inoltre, in vista della Pasqua, è opportuno anche un digiuno fisico, che non è una dieta ma un allenamento a tenere agile e snello lo spirito e a sfuggire dalla schiavitù del male». Durante la trasmissione padre Ercole ha anche illustrato le stazioni della Via Crucis realizzate da Marcello Vandelli, artista di pop art, per il Santuario.