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Le lanterne verdi di p. Ercole illuminano l’Italia

Diocesi, parrocchie, associazioni, ong, cooperative e case di semplici cittadini si tingono di verde. Merito dell’iniziativa natalizia proposta dal quotidiano Avvenire (la cui sede milanese è stata illuminata allo stesso modo) che chiede a tutti di esporre una lanterna verde sul proprio balcone o di metterla nel presepio come segno di solidarietà nei confronti dei profughi bloccati al confine tra Bielorussia e Polonia. L’idea si sta diffondendo a macchia d’olio (ne ha parlato Nello Scavo a Che tempo che Fa, Marco Da Milano su L’Espresso e a Propaganda Live) ma tutto è cominciato da una delle chiese di Roma, il Santuario Santa Maria dei Miracoli nella centralissima piazza del Popolo dove il rettore, il betharramita padre Ercole Ceriani, ha deciso di mettere una luce verde nel presepio (lo vedete nelle foto qui sotto) per accendere così i riflettori sul dramma che si sta consumando ai margini dell’Unione Europea. Il religioso ha raccontato la sua iniziativa ad Avvenire che ha deciso di farne una vera e propria campagna. «Volevamo – spiega padre Ercole a Tv2000 dove è stato ospite – che la Natività avvenisse nel 2021 e nel nostro tempo. Si voleva evitare di allestire il solito presepio con le casette e le montagne e così, riflettendo con alcuni laici in santuario, ci è venuta l’idea di contestualizzarlo tra i profughi. Gesù Cristo è nato da profugo. Oggi uno dei punti più caldi sotto questo punto di vista è al confine tra Bielorussia e Polonia. Abbiamo sentito che in Polonia ci sono dei cattolici che accendono delle luci verdi affinché i profughi che riescono a superare il confine sappiano che quella è una casa sicura, dove si viene accolti. Abbiamo deciso di replicare quel gesto anche nel nostro presepio in Piazza del Popolo e chiediamo a tutti di accendere una lanterna verde sul balcone o di mettere una luce di quel colore nel presepio. “A che serve?” Potrebbe chiedere qualcuno. È un segno, una scelta di campo, per dire: io sto da questa parte».

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